giovedì, ottobre 30, 2008

Diario di una rivolta pacata \ 6

Intanto preciso che la nostra è ancora una rivolta pacata. Ci tengo a fare un distinguo dopo gli scontri di piazza Navona di questa mattina.

Oggi abbiamo fatto lezione in piazza. Il tempo è stato clemente è non ci ha fatto fuggire. L'esperienza è stata forse la più piacevole di questi giorni. Molte persone si sono fermate a sentire i nostri professori e la sensazione che stessimo facendo effettivamente "POLIS" è stata fortissima. Mi preme ringraziare tutti i professori, da tempo non sentivo lezioni così interessanti, non c'è stato un solo momento noioso! Mi spiace solo di non avere sentito le ultime due... il box allagato dal fortunale della sera prima richiedeva un'intervento urgente. La mia proposta sarebbe di istituzionalizzare quello spazio facendo lezioni in quel punto se non tutti i sabato mattina almeno una volta al mese fuori dagli orari canonici di lezione! Avere informazioni su materie anche molto distanti dal nostro campo senza la pressione di un esame è stata un'esperienza favolosa.

Durante la mattinata siamo stati avvertiti anche dell'approvazione del dl Gelmini e dell'intenzione di presentare una proposta per l'università entro una settimana. Vedremo in cosa consisterà, le premesse sono però pessime. Anche le notizie degli scontri sono arrivate grazie ad alcuni colleghi presenti in piazza.

Ora da quello che ho visto e letto le cose per me sono andate più o meno così... Sono giorni ormai che la frattura più o meno velata tra destra e sinistra studentesca si sta allargando. Alla base c'è ovviamente il riconoscimento di larga parte dei manifestanti in ideali antifascisti. Ora l'estrema destra sociale che pure sta manifestando contro i tagli non è certamente felice di quello che si dice alle sue spalle nelle facoltà. Risentimenti serpeggiavano quindi già da tempo e la volontà di mantenere apartitico il movimento è stata l'unica colla tra le due metà studentesche.
Poi in piazza succede di tutto, c'è l'ex 68ino che sprona gli studentelli e che irrita quelli del blocco studentesco, ci sono i suddetti che mettono Rino Gaetano remix dalle casse suscitando l'indignazione cultural musicale dell'area a sinistra. Purtroppo in ogni fazione esistono gli estremisti, i provocatori e gli intransigenti che molto spesso si riassumono in una solo persona, spesso in un piccolo gruppo isolato. Se però un idiota del genere, magari risentito per qualcosa detta da uno studente delle superiori che sta a tre metri da lui in piazza, prende e inizia a dare cinghiate alla gente ecco quello che succede... arriva l'ambulanza, gli estremisti di sinistra vengono a sapere del fatto e accorrono caschi in testa. A quel punto si accende un'animata discussione e uno dei centri sociali pensando alle serate passate in una piazza li vicino (Campo dei fiori non è nuovo a queste scene) prende e lancia una bottiglia perché è stufo di sentire quello che dice (seguito poi da tutti gli altri compari, che non esitano ad usare anche sedie e tavolini).

Quello che non torna a questo punto della ricostruzione e che quelli del blocco studentesco oltre ai caschi hanno dei manganelli fasciati con il tricolore più grossi di quelli della Polizia e che la suddetta invece di intervenire vedendo tali mazze contundenti rimanga tranquillamente a presidiare il varco tra piazza Navona e il Senato. La cosa mi pare evidente che fosse stata premeditata. Anche perché mi sembra evidente che nessuno tra quelli che conosco domani si sognerebbe mai di portare una mazza o un'arma in genere al corteo. Quindi invito tutti domani a protestare, studenti lavoratori genitori professori, chi al corteo dei Sindacati chi a quello dell'Università. Invito anche tutti alla prudenza, occhio alle teste calde, chiunque esse siano vanno isolate: non centrano niente con noi.














Nessun commento: