lunedì, agosto 31, 2009

Themis

Venerdì scorso ho finalmente incontrato il responsabile del mio stage qui allo IAC di Tenerife! Arturo si è rivelato, come sospettavo, una persona eccezionale: ha subito risolto alcuni problemi di programmazione dando una svolta nell'analisi dati che sto conducendo. Mi ha quindi proposto una visita all'osservatorio del Teide! Con somma gioia quindi ho scalato su una macchina dell'istituto i 2000 metri di dislivello spalmati su 40 km di tornanti. Abbiamo attraversato la famosa corona forestale che attornia la catena montana di Tenerife, tra lecci pini canarini e altri alberi . A circa 1500 m di altezza infatti si trova il punto di inversione termico che provoca una nuvolosità perenne, ma solo a quella quota! Da qui deriva la frondosità eccezionale in quota, dovuta all'estrema umidità che condensa sulle foglie permettendo una ricca flora. Il paesaggio è decisamente più arido a quote più basse e i pochi alberi sono essenzialmente palme e simili. Niente però in paragone al paesaggio lunare di cui si gode appena al di sopra delle nuvole! La strada si inerpica sempre più in alto tagliando rocce sedimentarie e antiche colate laviche. Poi improvvisamente sul lato sud-est si scorge Gran Canaria, una delle isole più grandi dell'arcipelago, che svetta delle nuvole e può essere vista solo a quest'altezza. Dal lato opposto invece si vede lo strato compatto di nuvole che sovrasta costantemente Puerto de la Cruz e che vengo a sapere da Arturo che qui viene chiamato "el vientre de burro", la pancia dell'asino... dall'alto ha tutto un'altro aspetto, setoso-ovattoso... e poco oltre la Palma, con i suoi osservatori notturni. Dopo qualche altra curva ecco il complesso di osservatori del Teide, e più a sinistra di tutti il Themis. La struttura è eccezionale, o almeno tale sembra ad un novizio quale sono io. Gli unici termini di paragone sono l'osservatorio di Monte Porzio, nei cui sotterranei ho visto della strumentazione dell'LBT e la torre solare di Monte Mario, che risalendo agli anni '50 risulta appartenere ad un'altra epoca. La sala di controllo racchiude una ventina di monitor, ognuno dedicato al controllo di uno strumento o all'interfaccia di una delle funzioni del telescopio. La cupula fa impressione e lo spettrografo è di complessità e funzionalità che fanno spalancare la bocca! Non vedo l'ora di tornare... visto che la visita è stata imprevista quanto gradita non avevo la macchinetta con me, ma se vorrete pazientare qualche giorno vi mostrerò anche queste meraviglie dell'isola degli astrofisici!

martedì, agosto 25, 2009

Puerto de la Cruz e Loro Parque

Domenica scorsa, dopo la precedente giornata marinaresca, ho esplorato l'altro versante dell'isola. Ho quindi scavalcato la catena montuosa che occupa la parte centrale dell'isola e sono ridisceso dall'altro lato dove ho trovato ad aspettarmi tantissime nuvole! Per come è conformata l'isola infatti li è sempre pieno di cumuli, trasportati dagli Alisei che spirano da nord-est, che vengono fermati dalle alture rilasciando la poca acqua che si trova sull'isola. Nella zona nord infatti sono molto diffuse le foreste di latifoglie (molto rare altrove) che trattengono l'umidità delle nuvole che le passano attraverso e defluita nel terreno viene restituita al resto dell'isola dopo alcune decine di anni passate nelle rocce vulcaniche. Dall'autobus ho visto questi nuvoloni provenienti dal mare accasciarsi letteralmente sul fianco della montagna!

Puerto de la Cruz era la cittadina di mare su cui gli isolani puntavano anni fa a livello turistico, prima dello sviluppo forsennato del lato sud, più desertico proprio perché più soleggiato e quindi adatto a vacanzieri da abbronzatura. E' rimasto comunque frequentatissimo, con uno spirito riminese visiti i palazzoni alberghieri e i residence presenti fino a ridosso della costa. Il tutto è condito da una costa diametralmente opposta da quella di Rimini, totalmente rocciosa e acuminata, regno incontrastato di fantastici granchi rosso-bluastri. Turisticamente si è rimediato alla faccenda con alcune piscine di acqua marina molto eleganti posizionate su un tratto della costa, che si offrono come la principale alternativa alle due spiaggette di sabbia nera e alle discese sugli scogli tra un porticciolo e l'altro. Il tutto è condito da decine di negozi di elettronica gestiti da indiani, di cui ho letto abbiano prezzi stracciati perché rivendono i prodotti in esposizione nei grandi negozi di elettronica. Effettivamente qualche graffietto tra le cose in offerta c'era... sui prezzi non mi pronuncio perché non erano esposti. All'inizio si rimane spiazzati perché spesso per arrivare alle vetrine di elettronica bisogna scavalcare distese di vestiti e oggetti di tutti i tipi! Anche se sull'insegna è scritto chiaramente che vendono elettronica in realtà offrono un po' di tutto.

La cittadina effettivamente può essere visitata in poco tempo e il pezzo forte della giornata per me era rappresentato dal Loro Parque, un parco divertimenti/zoo che ha tra le sue attrazioni principali i pappagalli (appunto "loro" in spagnolo) e i mammiferi marini. In realtà poi vi si trovano anche scimpanzé, gorilla, coccodrilli, tigri, emu... Il primo pezzo forte è rappresentato dalle carpe, che si accalcano dove viene buttato un po' di cibo; risultano effettivamente cresciutelle e voraci... poi arrivano i pinguini! Per loro è stata costruita un'apposita struttura dove sono contenuti uccelli acquatici di 8 specie diverse provenienti da tutto il mondo!

Il piatto forte è la stanza centrale dove è stato ricostruito un iceberg antartico con ben 4 specie di pinguini. Per adattare lo spazio all'attuale buio perenne dell'inverno boreale le luci erano soffuse, in modo da disturbare il meno possibile.







Lo spettacolo più divertente è stato sicuramente quello dei leoni marini, anche per l'eccezionale capacità dei due addestratori.












I delfini confermano la loro fama di giocherelloni, spesso disubbidienti ma ancor più divertenti proprio perché spontanei. Lo spettacolo dei pappagalli è stato intrigante: dentro una sala totalmente chiusa sono stati fatti volare e hanno contato, fatto di conto, risolto puzzle e altro ancora...

















Infine lo spettacolo più affascinante: le orche. Sono cetacei veramente imponenti ma al tempo stesso eleganti e velocissimi e dimostrano il loro lato giocherellone confermando al tempo stesso la loro micidiale natura di perfette macchine predatrici! Tutta la struttura è molto divertente e consigliabile a bambini piccoli e grandi!

lunedì, agosto 24, 2009

Las Teresitas e San Andrés

Per il primo sabato vacanziero a Tenerife sono andato a visitare la zona più marinara in prossimità di La Laguna. Si tratta di una spiaggia di riporto, perché effettivamente Tenerife non è molto sabbiosa per conformazione. La sua costa è essenzialmente rocciosa intervallata ogni tanto da piccole spiagge di sabbia nera (di origine vulcanica!). Per soddisfare l'imperante voglia di spiaggioni californinani nel 1973 è stata creata la spiaggia di Las Teresitas trasportando l'equivalente di 4 milioni di secchi di sabbia dal Sahara al tratto di costa subito a nord del paesino di San Andrés. L'esperienza non è stata delle più felici devo ammettere. Il costante vento che mi accompagna da quando sono arrivato crea una fenomenale e perdurante tempesta di sabbia e memore delle sue origini il granello tende a tornare in Africa... dopo circa 2 minuti il vostro asciugamano sarà coperto da un uniforme strato di sabbia, dopo dieci sarete costretti a sgrullarlo. Anche proteggendosi con lo zaino non si riesce ad evitare di ricevere una secchiata di sabbia in faccia in occasione delle folate più violente. A quel punto costretto a mettersi seduto si riceve una sferzata dolorante alla schiena.


Dopo una breve passeggiata sulla spiaggia (non potevo portarmi tutto e non volevo lasciare per troppo tempo incustodito) mi sono convinto a provare a fare un bagno. Il fondale è basso perché la spiaggia difesa da un frangiflutti tende ad insabbiare il mare prospicente che diventa profondo al massimo un metro, un metro e mezzo. Un bagno si riesce a farlo comunque, ma l'acqua dell'oceano, nonostante la bassa profondità del fondale, rimane freddissima!
Dopo circa tre ore ho desistito e ho tentato di fare una passeggiata lungo la spiaggia. Non essendoci però un vero e proprio lungomare ma solo una strada per le macchine dopo un po' sono tornato indietro e mi sono diretto verso il paesino di pescatori: San Andrès. Qui ho gustato un piatto di calamari fritti come pochi ne ho provati in vita mia! Un fritto dorato croccante e assolutamente non unto, e i calamari erano appena pescati! Il paesino si è rivelato molto pittoresco, con i suoi viali alberati e la sua parte arroccata sul monte.

































Tornato a Santa Cruz mi sono fermato per vedere l'auditorium di Calatrava: come al solito non delude e girando tutto intorno si scopre una geometria ardita che non manca di far cambiare forma alla struttura man mano che si cambia prospettiva.






venerdì, agosto 21, 2009

La lunga passeggiata

Ieri ho fatto una lunga passeggiata girando a piedi praticamente tutta La Laguna. Ho rivisto il centro e mi sono inoltrato fino alla zona più a nord, dove c'è un lungo viale alberato. Poi sono ridisceso attraversando la zona universitaria e il cosiddetto quadrilatero, la zona dei locali serali per gli universitari. Mi ha fatto un ottima impressione e la passeggiata, in gran parte in piano o discesa è stata piacevole! In tutto dovrei aver percorso circa 7-8 km...come vedete spuntano un po' ovunque le piante simbolo dell'isola, la dracena drago! Ne parlerò più diffusamente quando sarò andato a vedere il drago decano dell'isola: pare abbia 3000 anni!

Per questo fine settimana prevedo di esplorare meglio l'isola e le sue spiagge, spero di tornare lunedì con molte foto da farvi vedere!










mercoledì, agosto 19, 2009

La Laguna


Dopo aver aspettato per due giorni chiuso dentro casa che la valigia arrivasse la prima cosa che ho fatto dopo averla recuperata è stato farmi un giro nello zona centrale e storica di San Cristobal de La Laguna, per gli amici, La Laguna. Oltre ad essere un polo universitario molto agognato dagli studenti erasmus questa cittadina è la capitale storica delle Canarie!
La sua architettura è stata un modello per le basi dei conquistadores nel nuovo mondo ed una delle prime città senza divisione muraria tra città alta e città bassa. Ho visitato il centro la sera di Ferragosto sperando di trovare qualche processione o simili festeggiamenti religiosi. Invece tranne alcuni turisti al passeggio non ho trovato altro movimento. E' comunque un posto molto piacevole, con una pavimentazione pedonale tipica da centro cittadino che io adoro! Le foto che sono qui poi parlano da sole riguardo la bellezza del posto. Ci tornerò per un giro più approfondito pomeridiano!


martedì, agosto 18, 2009

Teide si, Teide no

Riprendo il racconto da dove l'avevo interrotto, dall'avvistamento dell'isola. Sul finire del volo mi sono messo a leggere sbirciando di quando in quando dal finestrino. Così mi sono accorto quasi subito dell'avvicinamento di Tenerife. Dopo due ore di nuvole e oceano spuntava dal manto bianco una cima scura altissima: il picco del Teide, il vulcano più alto dell'Europa politica (di quella geografica invece è l'Etna ovviamente), 3700 m. Nel tappeto bianco era improvvisamente comparso un buco al cui centro si vedeva l'isola contornata da un pochino di oceano. Sui fianchi delle montagne altre nuvole... mentre l'aereo si abbassava si iniziavano a vedere dei punti bianchi e delle grandi linee dritte sulla superficie liquida: delle onde che sembravano congelate ma che fissandole attentamente diventavano evanescenti, durando solo per un minuto o poco più. Le linee dei flutti davano però un senso di immobilità statica quasi che il mare fosse solido o disegnato.
A seguire è arrivata l'attesa inutile del bagaglio, mai partito da Roma... mi è arrivato solo il sabato successivo: dopo ore e ore di ulteriore inutile attesa in casa, all'indirizzo segnalato, sono andato a prenderlo in aeroporto...
In compenso la signora che mi affitta la camera è stata gentilissima, davvero! E' stata vari anni in Italia e questo ha permesso di ignorare le mie difficoltà con lo spagnolo, la casa poi è nuovissima e davvero grande, è su 3 piani!
















































Mentre andavo verso La Laguna, dove lavoro e abito attualmente, sono rimasto incantato dal paesaggio selvaggio lungo l'autostrada! Tenerife dimostra tutta la sua natura vulcanica e il suo rapporto con gli Alisei nel suo paesaggio lunare scavato e quasi tagliente. Sono state installate anche molte pale eoliche per produrre elettricità, ne ho viste almeno una trentina! farò sicuramente delle escursioni a piedi per assaporare al massimo questo lato naturalistico!
Divido la casa con un simpatico chimico russo, lavora all'università già da qualche mese. Purtroppo i nostri orari coincidono raramente per cui non ci parliamo molto spesso, anche perché sta via fino a tardi per lavoro, ma è uno dei pochi con cui posso parlare in inglese!
Da quando sono arrivato a La Laguna non sono più riuscito a vedere il Teide! Ci sono sempre nuvole trasportate dai velocissimi Alisei che ne impediscono la vista. E sempre così, nuvoloso sui fianchi della montagna, libero con un bel Sole fino al mare e da lontano si vede una cintura di nuvole che ci circonda. Gli strati nuvolosi sono a circa 2000 m per cui in cima e dove si trova l'ossevatorio è sempre bel tempo, ma qui giù è davvero difficile vedere qualche stella, per cui per ora non mi sono dedicato ad osservazioni...
Venerdì ho recuperato la mia chiave dell'ufficio dove lavoro e da dove vi scrivo! le strutture scientifiche di ricerca si somigliano un po' tutte e devo dire che mi sento un po' a casa qui! presto farò delle foto anche da qui! a presto per altri racconti!

lunedì, agosto 17, 2009

Canarias!

Primi giorni di assestamento alle Canarie. Ringrazio anzitutto Daniele e Alessandro per aver sacrificato una mattina di sonno per accompagnarmi all'aeroporto! Il viaggio in aereo è stato fantastico anche se ho dormito la maggiorparte del tempo... la parte centrale della Spagna vista dall'alto è un unica piana vagamente a rilievo con tutte le tonalità comprese tra l'ocra e il verde... sembra quasi un quadro astratto. Il terminal 4 dell'aeroporto di Madrid è tra le strutture chiuse più lunghe che io abbia mai visto. Consiste in un corridoio lungo circa un km tutto a vetrate. Ci sono persino delle indicazioni tempistiche su quanto ci vuole ad arrivare ai gate. Da quello dove sono arrivato segnava 12 minuti di passeggiata per arrivare al gate per Tenerife! Dopo il decollo per le Canarie mi sono appisolato di nuovo per poi svegliarmi all'annuncio del pilota che stavamo sorvolando la costa del Portogallo. Ho visto per la prima volta l'Oceano aperto ed è stato strano vedere queste due lingue rettilinee, il mare e la spiaggia sabbiosa, scorrere fino a perdita d'occhio. Arrivati sull'acqua non ci sono stati altri punti di riferimento nella navigazione delle due ore successive, se non le nuvole. All'inizio delle piccole nuvolette rotonde molto basse formavano delle rette lunghissime in un disegno estremamente ordinato formato dalla convezione. Poi hanno iniziato ad addensarsi fino a formare uno strato bianco compatto, con sopra uno strato blu più scuro e sopra ancora un cielo di una azzurro chiaro, limpidissimo, in cui campeggiava una luna a metà con la gobba verso l'alto. Una barchetta al contrario insomma! I colori davano quasi l'impressione di poter vedere dove finiva l'atmosfera! Non ho mai visto la Luna più chiaramente di così... poi arrivato all'aeroporto brutte notizie: bagaglio scomparso. Ma la faccenda poi si è risolta, lascio il seguito per la prossima puntata! anche se non ve ne ho parlato intanto vi metto il link dove trovare alcune foto del centro di La Laguna e della casa dove starò per questo mese di trasferta lavorativa. Qui invece l'immagine da satellite dell'Istituto de Astrofisìca de Canarias dove lavoro!

mercoledì, agosto 12, 2009

Il Teide in lontananza...

Eccomi quasi pronto per la partenza per Tenerife! Domani a quest'ora sarò nel mio appartamento a La Laguna pronto per iniziare la mia avventura di tirocinio alle Canarie. Un mese di lavoro con il gruppo del telescopio Themis che spero ravvivi sempre di più la mia passione solare per l'astrofisica. Tenterò di fare aggiornamenti frequenti vista la possibilità di connessione offertami dall' Istituto de Astrofisica de Canaria! Hasta luego!