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martedì, aprile 14, 2009

Dallo Sputnik allo Shuttle

Racconto appassionato di un vero sognatore catturato dai primi esploratori spaziali che è poi riuscito a fare dello spazio la proprio professione. Vengono presentati tantissimi particolari poco noti ai più. Il modulo narrativo particolare deriva dal fatto che si tratta di una trasposizione del racconto radiofonico andato in onda nel 2007. I capitoli non si dedicano quindi ad un solo argomento e non seguono uno stretto ordine cronologico ma sono organizzati piuttosto per tematiche.

Nel link seguente è possibile riascoltare le puntate radiofoniche da Rai Radiodue http://www.radio.rai.it/radio2/alleotto/sputnik/#

martedì, marzo 24, 2009

L'Aleph


I racconti contenuti ne "L'Aleph" danno la sensazione di essere una riscrittura dell'Universo nella sua interezza e risultano tanto più gustosi nella loro brevità. Le nature basilari di questo cosmo potrebbero essere individuate nel tempo infinito (L'immortale), nel tempo ciclico (I teologi), l'interezza dello spazio infinito racchiuso in un punto(L'Aleph), la prospettiva dell'osservatore del mondo (La casa di Asterione), la volontà di conoscere l'ignoto (La ricerca di Averroè), l'illuminata percezione del mondo in tutte le sue parti(La scrittura del dio) e l'annullamento di tutte le percezioni terrene(Lo Zahir).

lunedì, febbraio 23, 2009

101 storie Zen


Forse una delle cose più "illuminanti" lette durante il periodo degli esami!

Una volta uno studente gli domandò: "Se nella mia mente non c'è nulla, che cosa devo fare?".
Joshu rispose: "Buttalo via".
"Ma se non c'è nulla come faccio a buttarlo via?" insistette l'allievo.
"Be," disse Joshu "allora attualo".

martedì, febbraio 17, 2009

Il Castello Errante di Howl


Forse ogni Howl conosce nel profondo la rispettiva Sophie, l'unica persona in grado di restituirgli il proprio cuore e con esso lo capacità di amare. Forse non la si può riconoscere subito sotto quei suoi abiti da vecchia zietta sempre dedita a riordinare un castello pieno di ragni e pozioni, ma quando alla fine l'incantesimo si scioglie non può che trionfare un amore magico ed indissolubile.

Se non l'avete visto consiglio caldamente anche il film d'animazione che Miyazaki ha tratto da questo romanzo. La trama del film diverge notevolmente verso la metà del racconto, essendo entrambe le opere notevoli le consiglio ambedue! In questo caso però forse il libro è più consistente nelle spiegazioni e ricco; molti particolari del film si capiscono solo avendolo letto, quindi leggetelo!


sabato, febbraio 14, 2009

La Bussola d'Oro

Vecchia recensione fatta a suo tempo per Anobii... con molto successo, è la seconda più votata per questo libro!

Un libro Fantasy non deve necessariamente essere epico, deve anzitutto creare un nuovo mondo dove il lettore potrà spaziare con la propria fantasia anche al di là di ciò che viene narrato. Pullman va oltre scrivendo un libro che parla di molti mondi anche se le avventure di questa prima parte della trilogia si sviluppano solo nel mondo di Lyra, molto simile al nostro. Quella descritta all'inizio della storia sembra un'Inghilterra della fine dell'ottocento, con conoscenze scientifiche nettamente superiori anche se tecnologicamente hanno da poco iniziato ad usare l'elettricità e si spostano in zeppelin. Il nord è ancora un territorio misterioso e semiesplorato. Da questo punto di vista il genere richiama anche lo steampunk. L'europa è dominata culturalmente dal Magisterium, una complessa moltitudine di ordini religiosi che si sono sostituiti al papa nella guida della chiesa e non solo. La scienza viene chiamata teologia sperimentale e deve sottostare ai dogmi imposti dal magisterium. Molti interessi spingono ad indagare su strani fenomeni che avvengono al nord e che coinvolgono ...la Polvere. Cosa sarà mai? in che modo una bambina di 11 anni sarà coinvolta in tutto ciò e chi sono i misteriosi Ingoiatori che rapiscono bambini in tutto il paese?

Elemento centrale sono i daimon, anima e coscienza condensata fuori dall'individuo stesso, che può conversare con se, rincuorare e consigliare. Il daimon si presenta in forma di animale, quello dei bambini può cambiare forma a suo piacimento, mentre si stabilizza quando si diventa adulti.

Molti hanno paragonato il ciclo "Queste oscure materie" con Narnia. Effettivamente si possono notare molte cose in comune: animali parlanti, viaggio tra mondi paralleli, bambini intrepidi, la ricerca del significato di bene e male. Questo superficialmente. In realtà è sicuramente vero che Pullman ha attinto dalla saga di Lewis ma le due opere sono nettamente opposte e in contrasto l'una con l'altra. Mentre il finale di Narnia si rivela una melensa parabola cristiana che rilegge in chiave fantasy il paradiso cristiano la "Bussola d'oro" si pone nettamente in contrasto con ogni teologia. La chiesa è un'organizzazione malvagia, la stessa scienza accademica è uno strumento acritico nelle mani del magisterium. La possibilità di viaggiare tra i mondi è un'eresia che non può essere neanche nominata e la polvere è un nemico invisibile che va distrutto ad ogni costo. L'unica cosa che riesce a fare la chiesa è averne paura. Toccherà a Lyra scoprire cosa c'è al di là del velo dell'aurora boreale.

giovedì, febbraio 05, 2009

Roverandom


Magico e poetico, Roverandom è l'unico modo per viaggiare con personaggi del nostro secolo nell'immaginario tolkeniano del silmarillion. Ma soprattutto è una favola raccontata da Tolkien al figlio addolorato per la perdita del giocattolo preferito, scappata di mano e diventata un epico racconto magico.

venerdì, gennaio 23, 2009

Neuromante

Inauguro uno spazio già diventato fisso sulla mia pagina di Anobii ma che ripropongo da oggi in poi qui. In pratica tenterò (e finora ci sono riuscito) di scrivere sempre un commento a caldo non appena finisco di leggere un libro. Nei tempi morti riproporrò anche alcuni commenti di libri letti nell'ultimo anno e mezzo.

Quando si legge il capostipite di un genere dopo aver saggiato molti dei suoi diretti discendenti capita spesso di ritrovarsi a dire "ma questa è la stessa cosa che succede in quel film!" Anche in questo caso molte delle idee geniale di questo romanzo sono state riprese in tantissime altre opere. Oltre al pregio di averle presentate per prime Gibson ha il merito di farlo con uno stile davvero unico. Si tratta forse del libro con il registro linguistico più duro che abbia mai letto, ma lungi da essere un difetto crea invece un'atmosfera davvero cyberpunk, non saprei come altro definirla... Gli spunti tecnologici poi sono talmente potenti che si potrebbe fare un elenco infinito di film e anime che ne hanno abusato, senza contare il fatto che ormai sono letteralmente a portata di mano e quindi in una società dominata ormai dal network quantomai reali. Fa pensare il fatto che il World Wide Web dovesse poi nascere solo 7 anni dopo.