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mercoledì, ottobre 29, 2008

Professor Brunetta


Forse non tutti sanno che il Ministro Brunetta è anche Ordinario di Economia Industriale all'Università agli studi di Roma Tor Vergata. Come si legge nella pagina della facoltà il Professore è però in aspettativa. A quanto pare infatti sono anni che non si fa vedere con assiduità dagli studenti e non penso abbia tenuto corsi negli ultimi anni. Potrebbe quindi autodichiararsi fannullone e rinunciare quantomeno allo stipendio da Ordinario in modo da risparmiare qualche soldo per il mondo dell'università. A quanto pare non è dato di avere neanche una sua mail accademica per chiedere informazioni al professore...

D'altronde parliamo di una persona che ha dichiarato:

« Volevo vincere il Premio Nobel per l'Economia. Ero... non dico lì lì per farlo, però ero nella giusta... ha prevalso il mio amore per la politica, ed il Premio Nobel non lo vincerò più. [...] Ho molti amici che hanno vinto il premio Nobel e non sono molto più intelligenti di me. »

venerdì, ottobre 10, 2008

Bretton Woods

Cito da Repubblica senza commentare ulteriormente (non c'è alcun bisogno):

"La crisi è globale e serve una risposta globale - dice Berlusconi - si parla di una nuova Bretton Woods per scrivere nuove regole e di sospendere i mercati per il tempo necessario per scrivere queste nuove regole". Bretton Woods è il luogo dove tra l'1 e il 2 luglio del 1944, a conflitto ancora in corso, si riunirono le 44 nazioni alleate per riscrivere le regole commerciali e gli accordi monetari che avrebbero sovrinteso lo sviluppo del mondo capitalistico contemporaneo. L'annuncio, che rimbalza in tutto il mondo con la velocità di internet e delle agenzie di stampa. Passano venti minuti e poiché qualcuno deve aver spiegato a Berlusconi che non esiste ipotesi di chiusura - come smentirà poi seccamente la Casa Bianca - il premier fa marcia indietro. "E' solo un'ipotesi" dice. Ma non basta: "Ma no, è una voce, l'ho sentito dire a una radio francese, è una di queste cose che si sente in giro anche se nessuno la dice. L'ho detta - dice ai giornalisti - perché pensavo che anche voi la sapeste". La pezza, in effetti, sembra peggiore del buco.

lunedì, settembre 29, 2008

Nasdaq: -9,14%

A volte i patatrac arrivano. In america non hanno approvato il piano Phoenix da 700 miliardi di dollari, loro che hanno salvato la quarta banca USA nazionalizzandola e non penso che lo stato italiano abbia a disposizione abbastanza liquidità per salvare anche solo una banca di media importanza. D'altronde ancora discutiamo su come salvare (o spolpare, sarebbe meglio dire) Alitalia. Forse potremmo ricordare in futuro l'affare della "compagnia di bandiera" come una piccola nuvola passeggiare davanti ad un temporale incalzante. Non vi preoccupate: il governo ha messo la mano fuori dalla finestra e ha detto che ancora non piove.

venerdì, settembre 19, 2008

Patatrac

A quanto pare l'Alitalia sta fallendo e l'Italia è in recessione con il PIL variato del -0.1 percento... Le banche americane americane falliscono ( anche se in parte vengono poi salvate dalla FED) le borse crollano. Il petrolio per ora cala... per ora. E quando comincerà di nuovo a crescere e non si fermerà a 150 $ il barile?

Cito dalla voce "La grande depressione" da wikipedia (IT):

La grande depressione, detta anche crisi del 1929, grande crisi o crollo di Wall Street, fu una drammatica crisi economica che sconvolse l'economia mondiale alla fine degli anni venti, con gravi ripercussioni durante i primi anni del decennio successivo. [...]
L'inizio della grande depressione è associato con la crisi del New York Stock Exchange (borsa di Wall Street) avvenuta il 24 ottobre del 1929 (giovedì nero), a cui fece seguito il definitivo crollo della borsa valori del 29 ottobre (martedì nero). [...]

L'economista John Kenneth Galbraith ha individuato almeno cinque fattori di debolezza nell'economia americana responsabili della crisi:

  • cattiva distribuzione del reddito;
  • cattiva struttura delle aziende industriali e finanziarie;
  • cattiva struttura del sistema bancario;
  • eccesso di prestiti a carattere speculativo;
  • errata scienza economica (perseguimento ossessivo del pareggio di bilancio e quindi assenza di intervento statale considerato un fattore penalizzante per l'economia).
Io alcuni sintomi li ritrovo e la cosa mi sembra preoccupante. Tengo a precisare che sono solo considerazioni personali e che non sono un esperto però trovo comunque che i segnali sono evidenti... come al solito la storia si ripete e si fanno gli stessi errori.