martedì, ottobre 28, 2008

Diario di una rivolta pacata \ 5

Lunedì giornata di cortei. Le vicissitudini del giorno prima ci spingono alla cautela. Questa volta però la Questura invece di ostacolarci ci scorta. A larga maggioranza di studenti che vorrebbero partecipare si riesce a convincere alcuni professori a non fare lezione: sono con noi negli intenti, rimane il rammarico di dover perdere lezioni per protestare giustamente contro questi tagli. Alla fine fuori dal prato ci sono almeno un trecento persone che attendono che il corteo parti. Si organizzano gli striscioni nel frattempo che gli altri arrivino. Quello di Fisica dice: "Risolto il problema della fuga dei cervelli: avete tagliato le teste". Il corteo parte e subito arrivano i ragazzi del liceo Amaldi in ritardo, in tutto siamo almeno 1000-1200 manifestanti. Blocchiamo viale della Sorbona e puntiamo sulla facoltà di Ingegneria. Qui le risposte allo slogan "scendi giù, scendi giù, ingegnere scendi giù" sono freddine. Solo poche persone si uniscono al corteo, per pochi minuti piove anche...Ad Economia va peggio, in questo caso cantiamo "Economista fatte du conti" ma non funziona minimamente. A nostro favore la disposizione delle aule che affacciano al piano terra. Interrompiamo tre-quattro lezioni incitando a manifestare con i megafoni. Un professore concede di interrompere la lezione, viene subito rimesso in riga dagli studenti di economia che rispondono ai nostri incitamenti chiudendo le porte delle aule. Alla fine solo una decina di persone si aggiungono al corteo.

Sulla strada per Lettere arrivano anche gli agguerriti ricercatori di Acquacoltura. A lettere siamo qualcosa come 2000 persone, si aggiungono i bonghi e i prof seguono l'assemblea nel cortile insieme agli studenti. Si aspettano le decisioni del cdf che poi converrà per lo stop della didattica come a Scienze. In più viene attivato il presidio serale con lezioni dalle 21 alle 23 e occupazione di un'aula di notte senza interruzione della didattica. Quello che rimane del corteo (molti si sono fermati a Lettere) si muove verso Medicina dove almeno 500 studenti sono già in assemblea. Parla anche il preside di Medicina. Lo scenario è fantastico. Da una finestra del gigantesco Policlinico un'anziana signora saluta il corteo che si avvicina sventolando un fazzoletto. Auguri di pronta guarigione partono da tutti i megafoni insieme a un "Medicina non sei da sola!". L'Assemblea finisce alle 17 e si torna a casa stanchi ma soddisfatti. Ho esaurito le batterie, nel senso di tutte le energie fisiche e mentali a mia disposizione, infatti scrivo solo ora quello che è accaduto. La pausa di studio (mattina e pomeriggio) del martedì diventa assolutamente necessaria. Domani mattina ci sarà lezione in piazza a Largo Appio Claudio a partire dalle 10. Sempre che non diluvi... e poi chissà, domani approvano il dl Gelmini sulla scuola. Di sicuro c'è il corteo di giovedì.







































































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