martedì, aprile 07, 2009
Si trema nuovamente
Visualizzazione ingrandita della mappa
Questa volta la scossa l'ho sentita anche io. Ero al telefono disteso sul divano e ha iniziato ad ondeggiare tutto. Per avere la conferma ho guardato il lampadario che oscillava. E' durato poco, 5 o 6 secondi. Ho pensato alle poche cose che avevano retto, potevano esserci stati nuovi crolli, la scossa doveva essere stata almeno di magnitudo 4-5 per essersi sentita così a Roma. Dopo neanche un minuto la radio conferma la nuova scossa, è stata avvertita anche in redazione. Per le notizie aggiornate sul sito dell'INGV ci sono voluti buoni 50 minuti, immagino per il sito preso d'assalto dai giornalisti (non penso che la cittadinanza si rivolga in massa al sito dell'ente di ricerca ma immagino che i giornalisti abbiano voluto notizie qualificate in massa...). Magnitudo impulso 5.3 localizzata vicino Rocca di Mezzo a sud est di l'Aquila. Ovindoli è a meno di 15 km e la zona un po' la conosco, ci sono stato varie volte, l'ultima nel dicembre scorso.
E' impressionante pensare che la maggior parte delle case che si vedono nella foto da satellite non esistono più...
lunedì, aprile 06, 2009
La Terra trema
Questa notte come ormai tutti voi sapete c'è stato un terremoto piuttosto intenso localizzato a poca distanza da l'Aquila. Io a differenza dei più non mi sono accorto di nulla anche se più o meno tutti anche qui a Roma sono stati svegliati dalla scossa. Primo esempio di terremoto italiano dell'epoca 2.0 del web ho passato parte della giornata ad acquisire informazioni sulla tragedia. Perché gran parte della città purtroppo è stata gravemente danneggiata dal sisma e alcune frazioni limitrofe sono state completamente rase al suolo. In particolare mi ha fatto arrabbiare il fatto che tanti studenti universitari siano stati coinvolti perché alloggiati in vecchie case poco costose e soprattutto per il fatto che "la casa dello studente" sia venuta giù come un castello di carte...
Detto ciò un po' di precisione e di raziocinio scientifico. Anzitutto perché in Italia, paese notoriamente a rischio sismico, non si costruisce con criterio antisismico? Non sono state abbattute solo le case medievali ma anche altre molto recenti e questo è inaccettabile. Pensiamo a terremoti che avvengono in Giappone, più forti e con molti meno morti e feriti. Terremoti di questa magnitudo li ci sono circa una volta l'anno e meno spesso si arriva ad intensità anche 30 volte superiori. Già ma di che magnitudine stiamo parlando? Inizialmente infatti si parlava di 5.8 richter e poi si è spostata verso 6.3, perché? In realtà il secondo valore, più corretto, è una magnitudo di momento sismico che interpola i dati di più sismografi e rappresenta tutta l'energia rilasciata dal sisma. Il dato richter invece è una misura più locale legata al logaritmo dell'oscillazione massima a 100 km dall'epicentro. Mi rifiuto di dare il dato Mercalli che non è scientificamente rilevante in quanto prende in considerazione i danni a strutture e dipende molto dalla concentrazione della popolazione e dalla qualità delle case! Magari con case antisismiche questo stesso sisma sarebbe stato valutato anche due o tre gradi sotto il valore stabilito oggi. Ho sentito addirittura dire da alcuni giornalisti: "il sisma del n-esimo grado della scala Mercalli equivalente al 6° grado richter" ...assolutamente errato!
Veniamo ora alla questione che sta impazzando sulla rete: era possibile prevedere il terremoto? Da mesi i cittadini della zona si lamentavano delle continue scosse che impedivano anche di riposarsi con tranquillità la notte. Poi giorni fa esce la notizia che un ricercatore dei laboratori nazionali del Gran Sasso avrebbe previsto una forte scossa a Sulmona per la settimana scorsa.
Ora, uno sciame sismico non prevede per forza una forte scossa come in un crescendo, può anche spegnersi così come è nato. La previsione dei terremoti intesa come circoscrizione ad una giornata ed una zona non troppo vasta non è ancora nelle nostre tecnologie. Il sig. Giuliani (non è laureato) infatti ha previsto un sisma in un'altra zona che non è avvenuto ( o volete forse considerare questo come il terremoto previsto visto che è avvenuto una settimana dopo ed era stato garantito un preavviso sulle 6 ore?) ed aveva circoscritto un'area di 150 km^2. Cosa fare, evacuare una regione intera per un tempo indefinito? Magari evacuare Sulmona portando i cittadini a l'Aquila con la beffa di avere ancora più vittime? Il problema è che la persona che ha dato l'allarme non è il massimo della credibilità scientifica (non esiste un solo articolo di Giuliani a tal proposito, o almeno io non ne ho trovati). A tal proposito mi sento in piena sintonia con Cattaneo. La cosa va sicuramente analizzata meglio, soprattutto con più rigore scientifico, ma allo stato attuale non mi sento di dare fiducia a questa teoria.
Un'ultima considerazione sulla frequenza del fenomeno. Le tanto temute scosse di uno sciame sismico a bassa intensità sono tantissime tutti i giorni e non bisogna farsi prendere dal panico. non significa che arriverà un forte sisma solo perché ci sono scosse di grado tre (circa 130 al giorno in tutto il mondo) o inferiore. Le scosse del 6° grado sono ben 120 all'anno in media, non una cosa rarissima insomma. Il nostro non è un paese in cui questi eventi sono rari di conseguenza dovremmo attrezzarci molto meglio per il futuro, anche se sinceramente non sono molto fiducioso in questo senso...
Detto ciò un po' di precisione e di raziocinio scientifico. Anzitutto perché in Italia, paese notoriamente a rischio sismico, non si costruisce con criterio antisismico? Non sono state abbattute solo le case medievali ma anche altre molto recenti e questo è inaccettabile. Pensiamo a terremoti che avvengono in Giappone, più forti e con molti meno morti e feriti. Terremoti di questa magnitudo li ci sono circa una volta l'anno e meno spesso si arriva ad intensità anche 30 volte superiori. Già ma di che magnitudine stiamo parlando? Inizialmente infatti si parlava di 5.8 richter e poi si è spostata verso 6.3, perché? In realtà il secondo valore, più corretto, è una magnitudo di momento sismico che interpola i dati di più sismografi e rappresenta tutta l'energia rilasciata dal sisma. Il dato richter invece è una misura più locale legata al logaritmo dell'oscillazione massima a 100 km dall'epicentro. Mi rifiuto di dare il dato Mercalli che non è scientificamente rilevante in quanto prende in considerazione i danni a strutture e dipende molto dalla concentrazione della popolazione e dalla qualità delle case! Magari con case antisismiche questo stesso sisma sarebbe stato valutato anche due o tre gradi sotto il valore stabilito oggi. Ho sentito addirittura dire da alcuni giornalisti: "il sisma del n-esimo grado della scala Mercalli equivalente al 6° grado richter" ...assolutamente errato!
Veniamo ora alla questione che sta impazzando sulla rete: era possibile prevedere il terremoto? Da mesi i cittadini della zona si lamentavano delle continue scosse che impedivano anche di riposarsi con tranquillità la notte. Poi giorni fa esce la notizia che un ricercatore dei laboratori nazionali del Gran Sasso avrebbe previsto una forte scossa a Sulmona per la settimana scorsa.
Ora, uno sciame sismico non prevede per forza una forte scossa come in un crescendo, può anche spegnersi così come è nato. La previsione dei terremoti intesa come circoscrizione ad una giornata ed una zona non troppo vasta non è ancora nelle nostre tecnologie. Il sig. Giuliani (non è laureato) infatti ha previsto un sisma in un'altra zona che non è avvenuto ( o volete forse considerare questo come il terremoto previsto visto che è avvenuto una settimana dopo ed era stato garantito un preavviso sulle 6 ore?) ed aveva circoscritto un'area di 150 km^2. Cosa fare, evacuare una regione intera per un tempo indefinito? Magari evacuare Sulmona portando i cittadini a l'Aquila con la beffa di avere ancora più vittime? Il problema è che la persona che ha dato l'allarme non è il massimo della credibilità scientifica (non esiste un solo articolo di Giuliani a tal proposito, o almeno io non ne ho trovati). A tal proposito mi sento in piena sintonia con Cattaneo. La cosa va sicuramente analizzata meglio, soprattutto con più rigore scientifico, ma allo stato attuale non mi sento di dare fiducia a questa teoria.
Un'ultima considerazione sulla frequenza del fenomeno. Le tanto temute scosse di uno sciame sismico a bassa intensità sono tantissime tutti i giorni e non bisogna farsi prendere dal panico. non significa che arriverà un forte sisma solo perché ci sono scosse di grado tre (circa 130 al giorno in tutto il mondo) o inferiore. Le scosse del 6° grado sono ben 120 all'anno in media, non una cosa rarissima insomma. Il nostro non è un paese in cui questi eventi sono rari di conseguenza dovremmo attrezzarci molto meglio per il futuro, anche se sinceramente non sono molto fiducioso in questo senso...
domenica, aprile 05, 2009
Prima guida
Altra data "storica" da annotare, oggi prima prova di guida con il foglio rosa. Lo so che la prima cosa che penserete sarà "finalmente!" però vi posso assicurare che non rinnego gli ormai dieci anni passati sui mezzi pubblici. Soprattutto ultimamente sono migliorati molto, almeno la linea A della metropolitana. L'unico inconveniente sono le uscite serali e gli ormai frequenti spostamenti verso i castelli che non sono proprio il massimo della comodità. Il dato di fatto incontrovertibile è che in genere gli osservatori astronomici non sono proprio in posti raggiungibili e vista il mio recente coinvolgimento come guida e la possibilità dello stage all'estero mi sono deciso a prendere la famigerata patente. Rimane il fatto che gli spostamenti quotidiani rimarranno via mezzi pubblici. Perché rinunciare al piacere di sonnecchiare comodamente ascoltando la musica facendo quattro passi a piedi e poi comodamente trasportato? E poi il traffico proprio non lo sopporto. Anzi non è neanche il traffico il problema, sono gli altri guidatori che in media qui a Roma dovrebbero vedere la propria patente tagliata in due un giorno si e l'altro pure...
venerdì, aprile 03, 2009
Cielo d'Aprile
Ieri sera sono rimasto di stucco ad osservare un punto luminoso muoversi velocemente nel cielo finalmente sereno. Dopo mesi di tentativi ostacolati dalle nuvole (e dalle uscite serali) sono riuscito a rispettare l'appuntamento con la Stazione Spaziale Internazionale e l'ho anche immortalata in una foto. Muovendosi a gran velocità nel cielo è passata sotto Orione rimanendo visibile per circa 3 minuti. Ad essere sincero non immaginavo che fosse così luminosa, perfettamente visibile ad occhio nudo! E questo mi ha preso in contropiede per la fotografia. Nei 30 secondi di esposizione il puntino ha attraversato tutto il campo di vista uscendo fuori prima che l'otturatore si richiudesse. La prossima volta dovrò abbassare a una decina di secondi il tempo di integrazione. Il risultato finale è quello che vedete qui sotto con Orione che sovrasta una strisciata luminosa (la stazione spaziale) appena sopra il bordo inferiore dell'immagine. Spero che questa prima immagine non proprio sensazionale restituisca almeno una scintilla dell'enorme emozione provata nel mio primo incontro ravvicinato con il nostro grande piccolo satellite artificiale.
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giovedì, aprile 02, 2009
Ponyo!

Ieri sera, in una splendida serata passata al Pigneto, ho visto Ponyo sulla scogliera! Lo spettacolo visivo di colori e il tratto assolutamente unico colpisce fin dal primo momento lasciando letteralmente di stucco! Già dalle prime immagini trapelate si poteva vedere che lo stile sembrava quello di un disegno fatto con i pastelli, tratteggiato delicato e coloratissimo. Il dubbio rimaneva se fosse solo una prova per i personaggi o fosse lo stile di tutto il film. Ebbene proprio tutto il film, disegnato a mano, è effettivamente un elogio al pastello! I fondali sono semplicemente fantastici e questo stile molto particolare colpisce al cuore. C'è ovviamente chi non apprezza preferendo uno stile più tecnico e realistico che ovviamente io non disprezzo. Vista però la mia grande passione da sempre per i pastelli non posso non considerare stilisticamente e coloristicamente Ponyo il mio lungometraggio animato preferito!
Venendo alla trama avevo il timore che Ponyo aderisse troppo all'idea di base della sirenetta, alla quale evidentemente deve una grossa ispirazione per l'idea di base del pesciolino che vuole diventare umano. Una preoccupazione inutile perché questo tema viene declinato in tutt'altro modo da Miyazaki, rendendo il riferimento un semplice omaggio senza doversi accollare alcun debito artistico. A livello di intreccio Ponyo è forse il film più lineare dello Studio Ghibli e si allontana molto dalle altre opere del sensei. Persino Totoro che si avvicina molto come target di età minima per potersi avvicinare all'opera ha una trama più complessa ed elaborata. L'estrema semplicità iniziale viene però modulata da una serie di fatti volutamente non detti che rimangono inesplorati dando l'idea di una base forte per la magia posseduta dai personaggi.
L'attenzione è tutta focalizzata su Sosuke e Ponyo permettendo anche agli spettatori più vicini come età ai protagonisti di partecipare appieno alle avventure dei due. L'adulto non rimane però deluso: sapendo apprezzare il tema e ponendo attenzione ad alcuni dettagli la trama diventa ricca di spunti di riflessione senza appesantirsi mai. In alcuni momenti il ritmo lento permette e quasi invita alla riflessione, senza mai annoiare.
Venendo alle citazioni la più evidente è proprio l'omaggio alla sirenetta, per la trasformazione da mondo acquatico a terrestre, da cui però si distacca fortemente per le modalità e le motivazioni. Come colori l'unico altro lavoro che mi viene in mente è la Gabbianella e il Gatto che forse lo ricorda anche per l'ambientazione in una piccola città portuale.
Fujimoto, il mago del mare e padre di Ponyo, sembra una perfetta unione tra:
il capitano Nemo, accanito difensore del Mare sul suo battello sottomarino;
il mago Artaxerxes di Roverandom, umano proveniente dalla terraferma che in mare diventa un gran pasticcione, sempre alle prese con provette, e che ha sposato la figlia del Re del Mare.
L'energia di Ponyo, che non sta mai ferma un momento, sintetizza perfettamente un pesce guizzante e indomito. Allo stesso tempo è un po' una summa dei bambini dell'età prescolare sempre carichi di energia e curiosissimi, come anche Sasuke.
Dovendo posizionare Ponyo tra le altre opere del maestro non saprei dove metterlo, soprattutto rispetto al più vicino come tematiche e target d'età: Totoro. Penso che alla fine assegnerò un secondo posto ex equo ai due film più fiabeschi sopracitati, subito sotto la Città Incantata!
Ultimo elemento che vorrei sottolineare è la stupenda geografia del film e la straordinaria caratterizzazione dei mezzi di trasporto che sembrano usciti da uno di quei libri per l'infanzia che spiegano come sono fatte dentro le cose.
Eleggo da ora in avanti la casa sulla scogliera la mia dimora ideale: accarezzata dal vento, immersa nel verde, protesa sul mare come un vecchio faro ma vitale e colorata e mai isolata dal resto del mondo che la prende ad esempio e guida nei momenti di difficoltà di una tempesta!
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